venerdì 28 novembre 2014

Più che al servizio dello Stato, la nostra burocrazia è al servizio delle sue magagne.



D: Perché devo pagare il canone?

R: Perché ha un computer.

D: Ma io non lo uso per guardare la televisione!

R: In ogni caso, il computer è uno strumento atto a guardare la televisione.

D: D'accordo, lo pago. Però voglio il bonus bebè.

R: Ma lei non ha figli!

D: Vero, ma ho lo strumento per farli...

venerdì 14 novembre 2014

Intanto, nello spazio…




La storia di Philae e Rosetta con la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko è fichissima? Sì, cavolo.
E' una conquista come quando si andò sulla luna!
E forse con maggiori difficoltà. Mettiamoci dei numeri, che fanno sempre comodo.
Per prima cosa consideriamo i 500 milioni di chilometri di distanza: diciamo che è come se prendeste una mazza da golf, un chicco di riso e cercaste di colpire una zanzara a Rio de Janeiro.
Ma non è nemmeno così facile perché - per sfruttare i vari corridoi gravitazionali - la sonda ha girato un bel pochino, quindi oltre a colpire la zanzara a Rio dovete anche farla rimbalzare sul Cremlino e passare sopra Lima. Alle 10 in punto.

Questa è più o meno la proporzione del problema. Arrivare su una cometa che si trova lì è più o meno così tanto difficile. Potete prendere una mazza da golf e un chicco di riso e provarci, se volete.
La cosa divertente (divertente? Forse sarebbe meglio definirla inusuale) è che quando si sono avvicinati a 67P, questa aveva una forma un attimo diversa da quella che ci si aspettava. E come se non bastasse, emette pure degli strani segnali:


Capire cosa sia questa emissione è già un mistero. Ovviamente non si tratta di un suono ma di un segnale e per farlo diventare udibile si è dovuto aumentarne di frequenza.

Tralasciando il fatto che sia difficile colpire un coso del genere, questo coso gira su se stesso piuttosto rapidamente e si muove nello spazio a 135.000  chilometri orari (link). Non sarebbe un guaio perchè anche Marte, per dire, si sposta molto velocemente.  Solo che appena ti avvicini al pianeta, Marte ti tira giù perché ha una gravità, mentre 67P non ce l’ha. Se considerate che sulla Terra persino i militari, anche i più abili, non riescono a colpire un missile ipersonico con un altro missile, aver toccato un oggetto così veloce ed esserci andati sopra significa dunque essere un bel pochino fichi.

Quindi, per starle appiccicati occorre innanzitutto avvicinarsi con calma, poggiarsi delicatamente stando attenti a non rimbalzare e sperare di aggrapparsi. Qui inizia una saga, visto che uno dei moduli di spinta si è rivelato inutile nei dieci anni successivi al lancio e - per come era progettata - senza accendere quello non si sarebbero accese nemmeno le trivelle sui piedini della sonda.
Insomma, nonostante questo la sonda è arrivata sul posto ed  è riuscita ad appiccicarsi alla superficie con due dei tre piedini pur essendo rimbalzata tre volte. Non male, se consideriamo che tutto si svolge a temperature infami e che in totale quel coso ha a disposizione ben 32W (link).

Tutta l'astronautica affronta problemi estremi ma il punto è che, con un po' di fortuna, su 67P si potrebbe trovare traccia di alcune precise molecole.
E qui siamo al dunque: la Panspermia.

Tutto comincia con alcuni scienziati particolarmente pessimisti: parliamo di molti anni prima che Venter sintetizzasse il DNA di un batterio. Questi scienziati iniziano a dire che se la vita è qui, ci deve essere arrivata da altrove, forse seminata.
A questo si aggiungono diversi "sospetti": innanzitutto alcune sonde inviate negli strati alti dell'atmosfera hanno trovato dei batteri. Non è chiaro da dove vengano, se siano terrestri o meno, ma sta di fatto che se ne stanno lì dove le condizioni sono estreme. Anche i batteri imbarcati sull'esterno delle navicelle lunari tornate indietro sono sopravvissuti alle condizioni estreme dello spazio, il che fa pensare che sia possibile portare a zonzo la vita.
Inoltre Herschel, un'altra missione di ESA, ha già trovato in un altro corpo (Hertley-2) lo stesso rapporto frazionario idrogeno/deuterio che si trova nei mari terrestri, segno che l'acqua sulla Terra potrebbe essere davvero arrivata dallo spazio.
L'ipotesi della vita che arriva dallo spazio è affascinante: se andassimo in giro per il cosmo e trovassimo altre forme di vita, potrebbero avere una biologia abbastanza analoga a quella terrestre.

Non tutti sono d'accordo sul fatto che la vita possa sopravvivere nello spazio più di qualche milione di anni senza deperire a causa delle le radiazioni cosmiche: alcuni dicono che comunque la cosa sarebbe possibile solo dentro il medesimo sistema solare. Altri fanno notare che no, ci sono corpi celesti fatti di qualsiasi cosa – anche materiali porosi - che se ne vanno liberamente a zonzo.  Al riparo in un anfratto di un asteroide, anche lui fatto di qualche materiale, i nostri batteri sarebbero al sicuro.

Adesso potrebbe arrivare la scoperta. Se trivellando la superficie della cometa si trovassero tracce di alcuni elementi che normalmente costituiscono la vita, allora si darebbe molta forza a questa teoria: se la vita può essere stata seminata dallo spazio, se la Terra può essere stata "infettata" da un corpo celeste, possiamo pensare che, in pianeti analoghi, la vita nascerebbe dagli stessi elementi.
Comunque, adesso bisogna sperare che la sonda sia capace di trapanare la superfice della cometa, rimanendo in equilibrio su due delle tre zampe, sul bordo di un cratere. Sembra ci siano problemi di alimentazione delle celle solari e qualche altro possibile danno ma adesso conta veramente crederci. La sonda ha una batteria sufficiente a garantire una settimana di lavoro. Poi dovrà ricaricarsi con i pannelli solari. Alla distanza attuale, in circa due giorni si garantisce qualche ora di lavoro, poi torna a dormire e ricarica i pannelli. La missione quindi sarà abbastanza intermittente.
Penso che tutte le persone razionali del mondo stiano aspettando questa risposta: anche la Chiesa, che da qualche settimana in qua si tocca le parti basse. Sarebbe una brutta sfiga sapere che il "centro della creazione" non si trova esattamente su questo pianeta ed è invece sparpagliato per le stelle.

Quanto durerà? Visti i costi, tutti cercano di prolungare la vita di questi robot il più possibile. In questo caso però non sarà realizzabile il record delle sonde marziane: la cometa prima o poi inizierà ad avvicinarsi al sole. E avvicinandosi al sole inizierà a ribollire, più o meno nel Marzo 2015. In quel momento, siccome inizierà a sbuffare gas ionizzati da ogni poro, quasi certamente Philae sarà resa inservibile e probabilmente scaraventata nello spazio dai gas.

Insomma, è una missione spaziale di quelle diverse dal solito, perché si arriva su un corpo non molto comune, poco conosciuto, e le sorprese – a partire dalla sua forma stravagante - sono iniziate subito. Inoltre, Philae sta sopravvivendo ad un certo numero di imprevisti, il che ne fa un oggetto veramente incredibile. Poi questa missione ha una storia particolare: adesso la cometa inizierà a scaldarsi sempre di più e nel tempo sarà possibile misurare come avviene, giorno dopo giorno, la formazione della coda di gas che pian piano renderanno inservibile Philae.
Significa che ogni giorno potrebbe succedere qualcosa di inaspettato, non è come per le altre missioni che arrivano in un posto dove non succede nulla di nulla e gli strumenti  fanno il loro lavoro: in un modo o nell'altro, la cometa è destinata a cambiare, da sasso vagante nello spazio si trasformerà in una specie di sasso che sputa gas e ioni. Per fare un esempio, la cometa Hartley 



Ecco, immaginate che un oggettino se ne stava proprio in uno di quei posti dove il gas sprizza. Se siete fortunati e non siete lì, magari potete osservare il geyser da vicino. Ma se siete lì, vi spara nello spazio. Quindi da ora in poi se Philae sopravvive, ogni giorno può capitare qualcosa di diverso. Se non sopravvive, allora Rosetta, che orbita attorno alla cometa, riprenderà tutto da lontano.

Per farsi un'idea, quanto è grande 67P?




mercoledì 12 novembre 2014

Le celebrità internazionali in Ticino


Il Canton Ticino non è stato solo punto di partenza dei nostri emigranti, ma anche terra d'approdo per migliaia di persone che hanno qui trovato riparo, protezione e le condizioni ideali per lavorare o ritirarsi dopo una carriera ricca di successi. Basta passare in rassegna le eccellenze internazionali distintesi in tutti i settori che, dal XVIII secolo in avanti, hanno contraddistinto la storia mondiale per capire che il Cantone è diventato sempre più un punto di riferimento a livello europeo. Dalla Carboneria italiana all'epoca moderna, passando per le leggi razziali della Seconda guerra mondiale, il tessuto socio-culturale del Ticino si è arricchito di personaggi di massimo calibro, qui rappresentati per settore d'interesse e in ordine cronologico.



Politica

Maurizio Quadrio (1800-1876)

Un patriota italiano a Lugano con Cattaneo e Mazzini

Angelo Brofferio (1802-1866)

Politico e poeta, dopo l'Unità d'Italia si ritirò a Minusio

Giuseppe Mazzini (1805-1872)

Una vita trascorsa in esilio, l'accoglienza di Lugano

Michail Bakunin (1814-1876)

Il padre dell'anarchismo moderno e il Ticino come rifugio

Giuseppe Missori (1829-1911)

A Lugano il colonnello italiano che salvò la vita a Garibaldi

Enrico Bignami (1844-1921)

Politico e giornalista, si rifugiò e scrisse a Lugano

Carlo Cafiero (1846-1892)

Il lungo peregrinare di un anarchico italiano (Ticino incluso)

Raphael Friedeberg (1863-1940)

Ad Ascona come anarchico, medico e pensionato

Pietro Gori (1865-1911)

L'esilio in Ticino e la canzone anarchicaAddio Lugano bella

Otto Braun (1872-1955)

L'ex primo ministro della Prussia in esilio ad Ascona

Alceste de Ambris (1874-1934)

Sindacalista italiano, dovette riparare a Lugano

Konrad Adenauer (1876-1967)

Il più grande tedesco di tutti i tempi e l'amore per Ascona

Angelica Balabanoff (1877-1965)

Dalla Russia a Lugano in nome del socialismo italiano

Bortolo Belotti (1877-1944)

Politico bergamasco, si rifugiò a Sonvico nel 1943

Jurgis Šaulys (1879-1948)

Abitò a Lugano e fu ambasciatore lituano a Berna

Ludwig Erhard (1897-1977)

Il buen retiromalcantonese dell'ex cancelliere federale

Peter Smithers (1913-2006)

A Vico Morcote l'uomo che ispirò James Bond

Miguel Serrano (1917-2009)

Un diplomatico cileno di passaggio a Montagnola

Behgjet Pacolli (1951)

Sulle rive del Ceresio un ex presidente di Stato


Economia e diritto

Alexander Béha (1821-1901)

Imprenditore e albergatore, ridisegnò il lungolago di Lugano

Max Emden (1874-1940)

Il magnate tedesco tra le isole di Brissago e Ascona

Eugenio Balzan (1874-1953)

Dalla testa del Corriere della Sera alla fuga verso Lugano

Werner Alvo von Alvensleben (1875-1962)

L'imprenditore tedesco che cofondò la Porza Association

Eduard von der Heydt (1882-1964)

Banchiere e barone, nel 1926 si comprò il Monte Verità

Karl Rapp (1882-1962)

Precursore della BMW e dell'astronomia locarnese

Käthe Kruse (1883-1968)

Dalla prima bambola ideata ad Ascona all'impero commerciale

Wladimir Rosenbaum (1894-1984)

Un mercante d'arte e il suo rifugio di Comologno

Max Horkheimer (1895-1973)

Dalla scuola di Francoforte alla Collina d'Oro

Hans Heinrich Thyssen-Bornemisza de Kászon (1921-2002)

Barone e industriale, fu a Lugano con la sua collezione d'arte

Sir Lindsay Owen-Jones (1946)

Manager nel settore cosmetico, "buen ritiro" in Collina d'Oro


Scienza, medicina e tecnica

John Carew Eccles (1903-1997)

Un premio Nobel per la medicina a Tenero-Contra

Fritz Kahn (1888-1968)

In Ticino il medico considerato uno dei padri delle infografiche

Vittorio Ghidella (1931-2011)

Il padre della mitica Fiat Uno in riva al Ceresio


Letteratura, cultura e architettura

Alessandro Manzoni (1785-1873)

La formazione luganese dell'autore dei Promessi Sposi

Antonio Rosmini Serbati (1797-1855)

Filosofo e sacerdote, dal Trentino alle valli dell'Alto Ticino

Carlo Cattaneo (1801-1869)

Dalle Cinque giornate di Milano al Liceo Lugano 1

Ferdinando Fontana (1850-1919)

Scrittore e librettista di Puccini, da Milano si rifugiò a Lugano

Antoinette de Saint Léger (1856-1948)

La baronessa delle isole di Brissago e l'amore per la botanica

Gerhart Hauptmann (1862-1946)

A Rovio (o Soana?) un premio Nobel per la letteratura

Rainis (1865-1929)

A Castagnola per fare la storia della letteratura lettone

Aspazija (1868-1943)

Scrittrice e paladina dell'emancipazione femminile 

Stefan George (1868-1933)

Poetà, rifiutò gli onori nazisti e si rifugiò a Minusio

Ludwig Derleth (1870-1948)

Un lungo peregrinare conclusosi a San Pietro di Stabio

Franziska zu Reventlow (1871-1918)

Travolse Muralto come la "contessa dello scandalo"

Giuseppe Rensi (1871-1941)

Un filosofo italiano eletto al Gran Consiglio ticinese

Elisar von Kupffer (1872-1942)

Da Muralto a Minusio per fondare il Sanctuarium Artis Elisarion

Efraim Frisch (1873-1942)

Scrittore tedesco, sfuggì al nazismo trasferendosi ad Ascona

Hermann Hesse (1877-1962)

Un Premio Nobel cittadino onorario di Montagnola

Gusto Gräser (1879-1958)

Una vita da eremita ai piedi del Monte Verità

Olga Fröbe-Kapteyn (1881-1962)

L'attivista che ad Ascona fondò il centro Eranos

Nikos Kazantzakis (1883-1957)

Lo scrittore di "Zorba il Greco" di stanza a Cademario

Rudolf Pannwitz (1881-1969)

Ad Astano il rifugio malcantonese del poeta e filosofo

Giuseppe Prezzolini (1882-1982)

Un geniale creatore di aforismi ritiratosi a Lugano

Carl Weidemeyer (1882-1976)

Alle origini del Teatro Materno, un architetto-artista

Emil Ludwig (1881-1948)

Grande storico e biografo, ad Ascona trovò la sua dimensione

Emmy Hennings (1885-1948)

Dal dadaismo zurighese alla vita nel Luganese

Salvador de Madariaga (1886-1978)

Storico e diplomatico spagnolo, si ritirò nel Locarnese

Hugo Ball (1886-1927)

Co-fondatore del movimento Dada, oggi riposa a Gentilino

Kurt Tucholsky (1890-1935)

Il soggiorno in Ticino prima di una tragica fine in Svezia

Claire Goll (1891-1977)

Il lungo viaggio di Claire e Yvan, passando per Ascona

Richard Huelsenbeck (1891-1974)

Il Cabaret Voltaire di Zurigo, gli Stati Uniti e poi Muralto

Yvan Goll (1891-1950)

Poeta franco-tedesco, visse ad Ascona

Lisa Tetzner (1894-1963)

Narratrice di storie per i più piccoli in fuga a Carona

Friedrich Pollock (1894-1970)

La Scuola di Francoforte... delocalizzata in Collina d'Oro

Giovanni Battista Angioletti (1896-1961)

Uno scrittore pluripremiato a Lugano per un lustro

Kurt Held (1897-1959)

A Carona il rifugio del padre de I fratelli neri

Károly Kerényi (1897-1973)

Filologo, storico delle religioni e abitante del Borgo

Erich Maria Remarque (1898-1970)

Nulla di nuovo sul fronte occidentale di Ronco sopra Ascona

Joachim Wach (1898-1955)

Il viaggio di un intellettuale dalla Germania a Orsolina

Jorge Luis Borges (1899-1986)

La parentesi luganese del grande letterato argentino

Gyula Háy (1900-1975)

Asconese d'adozione, sfuggì alla guerra ma non alla prigione

Erich Fromm (1900-1980)

Lo sguardo attento di un grande studioso a Muralto

Ignazio Silone (1900-1978)

Intellettuale, scrisse e ambientò diversi romanzi in Ticino

Günther Weisenborn (1902-1969)

Eroico nella Seconda guerra mondiale, si ritirò ad Agarone

Heinz Liepman (1905-1966)

Dalla Germania ad Agarone per scrivere e riposarsi

James Hadley Chase (1906-1985)

Un prolifico scrittore diviso tra Corseaux-sur-Vevey e Ascona

Werner Keller (1909-1980)

Giornalista dal passato eroico, visse gli ultimi anni in Ticino

Golo Mann (1909-1994)

Storico e scrittore, amava riposarsi a Berzona

Hans Habe (1911-1977)

Scrittore ungherese esiliato, trovò pace ad Ascona

Alfred Andersch (1914-1980)

Letteratura e impegno morale a Berzona, in val Onsernone

Jürgen Thorwald (1915-2006)

Dalla propaganda nazista al genere giallo a Ruvigliana

Hildegarde von Münchhausen (1919-2014)

A Brissago una benefattrice dall'animo... nobile

Patricia Highsmith (1921-1995)

Una maestra del noir e del thriller a Tegna

Henry Jaeger (1927-2000)

Un passato da criminale per uno scrittore... quasi asconese

Corinne Hofmann (1960)

La Masai bianca sulle pendici del Monte Brè

Jonas Jonasson (1961)

Un autore di best seller svedese a Ponte Tresa


Pittura, scultura, grafica e fotografia

Marianne von Werefkin (1860-1938)

Pittrice russa, fondò il Museo comunale di Ascona

Alexej von Jawlensky (1864-1941)

Il suo rifugio asconese durante la Prima guerra mondiale

Alexandr Nikolajewitsch Benois (1870-1960)

Un artista russo in Ticino nel primo Novecento

Arthur Segal (1875-1944)

La perenne fuga di un pittore a cavallo tra le due guerre

Walter Helbig (1878-1968)

Scultore e incisore tedesco sulle rive del Lago Maggiore

Paul Klee (1879-1940)

Artista di fama mondiale, trascorse gli ultimi mesi a Muralto

Hans Purrmann (1880-1966)

In fuga dall'Italia, si è ritrovato a Montagnola

Gordon McCouch (1885-1956)

Un pittore statunitense innamoratosi del Locarnese

Jean Arp (1887-1966)

A Solduno un maestro francese dell'arte moderna

Hans Richter (1888-1976)

A Locarno l'uomo che riuscì a miscelare pittura e cinema

Richard Seewald (1889-1976)

Ad Ascona vita e morte di un grande pittore tedesco

Arthur Bryks (1890-1970)

Pittore e scultore, cofondò la Porza Association

Hans "Giovanni" Mardersteig (1892-1977)

A Montagnola il lavoro di un artigiano del libro stampato

Marino Marini (1901-1980)

Scultore italiano, giunse in Ticino sulle ali dell'amore

Julius Bissier (1893-1965)

Dalla Germania ad Ascona con pennelli e violoncello

Jan Tschichold (1902-1974)

Reinventò la tipografia del libro e si ritirò nel Locarnese

Gunter Böhmer (1911-1986)

Illustratore e animatore della scena culturale di Montagnola

Italo Valenti (1912-1995)

Pittore italiano, si trasferì nel Locarnese per amore

Gunther Gerzso (1915-2000)

La formazione luganese di un'artista della pittura e del cinema

Horst Lemke (1922-1985)

Illustratore di successo dalla Germania a Brione sopra Minusio

Liliane Lijn (1939)

Un grande nome dell'arte cinetica di passaggio a Lugano

Flor Garduño (1957)

Fotografa messicana, ha preso casa a Stabio


Musica

Ruggero Leoncavallo (1857-1919)

Dall'opera I pagliacciall'amore per Vacallo e Brissago

Giacomo Puccini (1858-1924)

A Vacallo compose parte della Manon Lescaut, sua terza opera

Ernesto Consolo (1864-1931)

Tra un concerto e l'altro, pace e ristoro a Lugano

Eugen d'Albert (1864-1932)

Allievo di Liszt, volle vivere ed esser seppellito in Ticino

Friedrich Klose (1862-1942)

Compositore tedesco, si ritirò tra Muralto e Ruvigliana

Bruno Walter (1876-1962)

Compositore e pianista con Montagnola nel cuore

Elisabeth Kuyper (1877-1953)

A Muzzano una primadonna della musica e della composizione

Ernest Bloch (1880-1959)

In val Capriasca per dedicarsi a pianoforte e fotografia

Wilhelm Backhaus (1884-1969)

Un pianista in perenne tournée con base a Muzzano

Mafalda Salvatini (1886-1971)

Soprano italiana, abitò soprattutto a Lugano

Hermann Scherchen (1891-1966)

A Gravesano il laboratorio di musica elettronica di un pioniere

Leo Kok (1893-1992)

Da musicista a libraio tra le vie del Borgo

Wladimir Vogel (1896-1984)

Dalla Russia, cofondò le Settimane musicali di Ascona

Robert Gilbert (1899-1978)

A Minusio un grande paroliere della musica leggera tedesca

Gerhard Maasz (1906-1984)

Compositore e direttore d'orchestra, si trasferì a Ronco

Elisabeth Schwarzkopf (1915-2006)

Ad Ascona uno tra i più grandi soprani del Novecento

Arturo Benedetti Michelangeli (1920-1995)

A Pura vita e morte del più grande pianista italiano di sempre

Helmut Zacharias (1920-2002)

Un violinista jazz internazionale con base ad Ascona

Teddy Reno (1926)

A Lattecaldo il noto cantante e produttore discografico

Alexis Weissenberg (1929-2002)

Tra i migliori pianisti del Novecento, abitò a Muzzano

Caterina Valente (1931)

Talento multiforme e internazionale, si è ritirata a Lugano

Freddy Quinn (1931)

Una gloria della canzone germanofona e l'amore per il Ticino

Mina (1940)

A Lugano la più grande voce italiana di sempre

George Harrison (1943-2001)

Dalla Liverpool dei Beatles alla Collina d'Oro

Rita Pavone (1945)

Dai palchi di tutta Italia alla quiete di Lattocaldo

Robert Palmer (1949-2003)

Dal successo mondiale come cantante alla quiete di Lugano

Giorgio Koukl (1953)

Dai microfoni della BBC alle rive del Ceresio

Ivo Pogorelich (1958)

Talento e genio del pianoforte con vista su Lugano

Anna Oxa (1961)

L'amore per Lugano di una celebre voce italiana


Spettacoli

Georg Kaiser (1878-1945)

Artista davanti e dietro le quinte, morì sul Monte Verità

Rudolf von Laban (1879-1958)

Influenzò la danza moderna partendo dal Monte Verità

Paul Mederow (1887-1974)

Teatri, set cinematografici e televisivi. Infine, Brissago

Carl Ebert (1887-1980)

Regista e direttore teatrale di passaggio a Lugano

Franz Schulz (1897-1971)

Sceneggiatore sulle due sponde dell'Atlantico, si ritirò in Ticino

Antonio De Curtis (1898-1967)

Il principe della risata e la quiete di Paradiso

Fritz Rotter (1900-1984)

Da Vienna ad Ascona passando per i set di Hollywood

Robert Siodmak (1900-1973)

Due volte candidato al premio Oscar, si ritirò ad Ascona

Charlotte Bara (1901-1986)

Musa del ballo mistico ad Ascona e in Europa

Jo Mihaly (1902-1989)

Ballerina e scrittrice polacca, animò la scena culturale ticinese

Willi Forst (1903-1980)

Talento multiforme del palco, trascorse molti anni a Brissago

Paulette Goddard (1905-1990)

Una stella di Hollywood a Ronco sopra Ascona

Brigitte Helm (1906-1996)

Diva del cinema muto, ad Ascona disse basta

Ilse Kubaschewski (1907-2001)

Produttrice cinematografica e benefattrice a Carabbia

Rolf Gérard (1909-2011)

Ad Ascona un medico prestato al mondo del teatro

Kurt Hoffmann (1910-2001)

Un regista tedesco innamoratosi di Ronco sopra Ascona

Patricia Roc (1915-2003)

Una delle stelle del cinema britannico a Locarno

Otto Wilhelm Fischer (1915-2004)

Un attore a Vernate per (ri)dedicarsi alla ricerca

Doris Duranti (1917-1995)

Rocambolesco matrimonio a Campione d'Italia per la diva

Giorgio Strehler (1921-1997)

Innovatore del teatro a Milano, amava ritirarsi a Castagnola

Walter Giller (1927-2011)

Una longeva carriera da attore conclusa a Castagnola

Frederick Stafford (1928-1979)

Dall'obiettivo di Hitchcock al lago Ceresio

Nadja Tiller (1929)

A Castagnola una delle attrici più belle del cinema europeo

Marianne Hold (1933-1994)

Dai film romantici tedeschi al lago di Lugano

Romy Schneider (1938-1982)

Una villa a Morcote per l'interprete della principessa Sissi

Megan Gale (1975)

Modella e attrice divisa tra Australia e Castagnola


Sport

Walter Rothenburg (1889-1975)

Dal mitico incontro di boxe Schmeling vs. Louis ad Ascona

Rudolf Caracciola (1901-1958)

Dopo ogni corsa, il meritato riposo a Castagnola

Sebastiano Buzzin (1929-2007)

Dagli scudetti con l'Inter al trasferimento a Locarno

Fabio Capello (1946)

Uno dei più quotati allenatori al mondo di casa a Lugano

Dale McCourt (1957)

Un indiano (e il suo numero 15) per sempre ad Ambrì

Petteri Nummelin (1972)

Dalla Finlandia a Lugano un numero 33 da leggenda

Jarno Trulli (1974)

Da Lugano la ripartenza di un ex campione della F1

Oscar Freire (1976)

A Coldrerio il ciclista spagnolo tre volte campione del mondo

Cadel Evans (1977)

A Stabio il primo australiano a vincere un Tour de France

Ian Thorpe (1982)

Un campione olimpico tra Tenero e Ronco sopra Ascona

Alberto Contador (1982)

A Paradiso uno dei pochi vincitori dei tre grandi Tour

Vincenzo Nibali (1984)

Dalle grandi classiche del ciclismo su strada a Lugano

Jorge Lorenzo (1987)

Un campione del motociclismo mondiale a Paradiso